I Rifugi Di Mosta In Tempo Di Guerra (1940 – 1945)
Malta vide i suoi primi bagliori di guerra il 10 giugno 1940, quando l’Italia fascista dichiarò guerra alla Gran Bretagna. Essendo una colonia brittanica, dall’11 giugno Malta divenne un obiettivo frequente degli attacchi aerei italiani. L’isola non era preparata a questi attacchi. La popolazione civile doveva trovare riparo dalla caduta delle bombe, ma non era così facile. A Mosta, uno dei primi luoghi utilizzati come rifugio fu proprio la Rotonda, mentre anche la cripta sul retro di questa chiesa fu utilizzata dai Mostin.
Il governo si attivò per fornire rifugi adeguati alla popolazione e Mosta, come altre città e villaggi, vide lo scavo di una serie di rifugi per la popolazione locale e per i rifugiati che si sarebbero trasferiti nel villaggio per tutta la durata della guerra. A Mosta furono scavati ben 37 rifugi pubblici; uno dei quali è quello che si trova di fronte alla chiesa parrocchiale. Una sezione di questo rifugio passava sotto il sagrato della chiesa. Un buon numero di abitanti di Mosta scavò rifugi privati nelle proprie abitazioni.
I rifugi antiaerei venivano scavati nella roccia solida, il che si rivelò un lavoro davvero duro. Il processo richiedeva una notevole quantità di tempo a causa della solidità della roccia e degli strumenti semplici utilizzati. Ad esempio, i lavori per il rifugio della Rotonda di Mosta iniziarono nel 1940 e furono completati cinque mesi dopo, nel 1941. Fu scavato con picconi da 15 artigiani che lavorarono in turni diurni e notturni. Ha una lunghezza di 75 metri ed una profondità di 7 metri
Fino al novembre del 1942, a Mosta c’erano abbastanza rifugi da poter ospitare 6667 persone. Molte persone erano coinvolte nel lavoro legato ai rifugi, tra cui minatori, commercianti, addetti alla pulizia dei luoghi e altri che assicuravano il corretto utilizzo dei rifugi.